L’esito del referendum britannico, che sancisce la volontà della Gran Bretagna di staccarsi dall’Unione Europea, apre uno scenario nuovo rispetto alla data di entrata in vigore del Brevetto Unitario.
Che cosa succederà?
Il Brevetto Europeo con effetto Unitario, istituito nel 2012 da due Regolamenti Europei (Reg. 1257 e Reg. 1260) è un ulteriore strumento di tutela che si affiancherà all’ormai “tradizionale” Brevetto Europeo e, a regime, permetterà di tutelare in modo uniforme un’invenzione su tutto il territorio dell’Unione Europea.
Il Brevetto Europeo con effetto Unitario entrerà in vigore al momento della ratifica dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (Accordo 1635/2012) da parte di almeno 13 stati membri dell’Unione Europea, tra cui i tre stati in cui viene depositato il maggior numero di brevetti. Attualmente questi stati sono Francia, Germania e Gran Bretagna.
La Gran Bretagna uscirà effettivamente dall’Unione non prima di due anni, perciò sarebbe teoricamente possibile per il Parlamento inglese ratificare l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti, permettendo così l’entrata in vigore di UP e UPC, nel secondo trimestre del 2017. Possibile, ma quanto probabile?
Uno scenario alternativo è quello in cui la Gran Bretagna deciderà di non ratificare l’Accordo entro i prossimi due anni, facendo in questo modo slittare l’entrata in vigore di UP e UPC al momento della ratifica da parte del terzo stato membro dell’Unione Europea designato nel maggior numero di domande di brevetto europeo, primato attualmente conteso tra Italia e Olanda.
I prossimi passi
Dal momento della ratifica da parte del 13° stato membro, il Tribunale Unificato dei Brevetti, che avrà diverse sedi, distribuite in varie città europee, avrà competenza esclusiva per giudicare le controversie in materia di validità e contraffazione sia dei nuovi Brevetti Europei con effetto Unitario, sia dei “classici” Brevetti Europei, sia di quelli concessi dopo la ratifica dell’accordo, sia di quelli già concessi al momento dell’entrata in vigore.
Tuttavia, per un periodo transitorio di alcuni anni, sarà possibile sottrarre i soli Brevetti Europei “classici” alla competenza esclusiva del Tribunale Unificato, facendo per questi brevetti richiesta di “OPT-OUT”. In tal modo la competenza per giudizi di validità e contraffazione rimarrà in capo alle corti nazionali dei vari paesi, senza nessuna variazione rispetto alla situazione attuale.
Per facilitare i titolari di Brevetti Europei nell’esercizio dell’ “OPT-OUT”, è previsto un “sunrise period” di 6 mesi prima della data presunta di entrata in vigore di UP e UPC, un periodo durante il quale sarà possibile esercitare preventivamente l’“OPT-OUT”, che diventerà effettivo al momento dell’entrata in vigore del pacchetto UP-UPC.
A cura del POLO BREVETTI EPO BUGNION
Giugno 2016