Articolo pubblicato in Bugnion News n.11 (Luglio 2015)
Ideato da Béatrice Ferrari, il racconto semiotico ha l’obiettivo di esplorare il nome del brand – sia esso parola di dizionario, nome proprio, neologismo o anche breve frase – nelle sue infinite sfaccettature espressive. Non si limita pertanto ad una definizione accademica, un racconto sulla genesi del nome o una sua classificazione grammaticale ma, partendo dal suono, passando dalla composizione della parola e arrivando al suo significato esplicito e simbolico, il racconto semiotico intende identificare e formalizzare l’insieme dei contenuti semantici nel segno linguistico.
1. L’Approccio fonetico: il suono, la melodia, il ritmo del nome DEBORAH Il nome [dé-bo-ra] è un trisillabo la cui melodia è caratterizzata in italiano da un ritmo forte ed incisivo, segnato dalla consonante dentale [d] iniziale e dall’accento tonico sulla terz’ultima sillaba.
Un nome cosiddetto sdrucciolo che presenta un insieme consonantico [dbr] stabile e potente. La labiale [b] prolunga il suono e lo addolcisce leggermente, mentre la [r] torna ad esprimere solidità e carattere.
La [h] finale è muta e non influisce sulla percezione fonetica globale. L’espressione vocalica del nome [eoa] presenta una grande varietà: la [o] e la [a] hanno una sonorità piena e aperta ed emanano autorevolezza, importanza ed eccellenza, mentre la [e] risulta più dinamica e leggera.
2. L’Approccio morfologico: composizione del nome DEBORAH, origini, etimologia. Deborah è un nome proprio di donna derivante dall’ebraico ‘dvora’ che significa ‘ape’. L’insetto venne utilizzato perché simboleggiava allora la donna perfetta, operosa, coraggiosa, fertile.
Nell’Antico Testamento, Deborah si riferisce alla profetessa che promosse la sollevazione del popolo ebraico contro il re di Asor. Il nome viene adattato in greco e latino come Debbora, per approdare all’italiano Debora, ma rimane presente in numerose lingue in versione ‘Deborah’. Moltissimi sono gli altri derivati di questo nome tra cui Debbie, Debby, Debir, o Debra.
3. L’Approccio semantico: significato vero e proprio del nome, simbologia, storia del brand DEBORAH.Partendo dal significato di Ape per arrivare all’azienda multinazionale italiana di oggi, il significato complessivo del brand name Deborah è ricco di molti messaggi: l’ape è un insetto indispensabile all’equilibrio dell’ecosistema del pianeta, produce il miele, alimento ricercato e salutare.
Da una parte il significato letterale del nome rimanda al piccolo e al dolce, dall’altra il personaggio della storia ebraica che identifica richiama una personalità forte e un temperamento deciso. Dolcezza e determinazione sono quindi altri significati espressi da questo nome, le cui versioni commerciali sono due: la prima identifica il brand ed è Deborah Milano, nella quale l’accostamento del nome proprio ‘Milano’, città famosa per la moda, conferisce modernità e freschezza al brand name.
La seconda è Deborah Group, una versione più internazionale con l’utilizzo del sostantivo inglese ‘group’, che esprime il lato corporate e multinazionale dell’azienda. Il gruppo possiede anche il brand ‘Debby’, classico diminutivo delle persone che portano il nome Deborah.
Il marchio Deborah nasce nel 1962 dall’intuizione della famiglia Bonetti che già dai primissimi anni del ‘900 si dedicava alla produzione di prodotti farmaceutico-sanitari. Negli anni ‘60 il brand name Deborah si sposava perfettamente con le necessità dell’azienda: è infatti un nome giovane e fresco che all’epoca identificava anche molte attrici e icone di successo come Deborah Kerr.
Deborah viene lanciato negli anni del boom economico per intercettare i nuovi bisogni delle giovani donne dell’epoca, proponendo un prodotto di qualità a prezzi accessibili. Tuttora Deborah è sinonimo di successo imprenditoriale all’italiana, e anche di democratizzazione dell’estetica in tutta le sue accezioni.
4. L’Approccio legale: la forza e la difendibilità del marchio DEBORAH Esiste un inevitabile legame tra la forza di un nome da un punto di vista strategico di marketing e la sua tutela da un punto di vista giuridico. Una combinazione ideale di un marchio che sia “forte” in termini di marketing ed in termini giuridici è l’obiettivo che i Consulenti Bugnion si pongono promuovendo e integrando i ‘Brand Naming Day’© di Beatrice Ferrari.
«La giusta scelta di un nome ed il successo di un brand – conferma Marcella Florio (Consulente Bugnion) – non può prescindere anche dalla sua tutelabilità e forza da un punto di vista legale.
«Il marchio DEBORAH, si conferma una scelta vincente sotto entrambi i profili.
DEBORAH, da un punto di vista legale, è un marchio forte, privo di qualsiasi aderenza concettuale con i prodotti che contraddistingue e pertanto dotato di una elevata capacità distintiva tale da renderlo certamente difendibile ed azionabile contro marchi di terzi non soltanto identici ma anche simili.
«Un marchio forte è un marchio costituito da un segno (sia esso denominativo che figurativo) che non presenta alcuna attinenza, alcun nesso logico con i prodotti che contraddistingue, che non li descrive, che non ne evoca caratteristiche o qualità.
«Più un marchio è distante dai prodotti a cui si riferisce, più è difendibile e potrà essere attivato con successo contro terzi che decidano di adottare marchi simili per prodotti simili.
«DEBORAH è un marchio che è stato scelto senza paura “di non essere capito”, timore che spesso spinge le aziende a scegliere nomi “deboli”, che evocano in modo più o meno chiaro i prodotti a cui sono destinati ma che, al tempo stesso, diventano così difficilmente difendibili da un punto di vista legale».
© BUGNION S.p.A. – Luglio 2015