Dopo Topolino, tocca a un altro pezzo di storia del fumetto perdere (parte) della sua “esclusività”.

Come già accaduto lo scorso anno alla primissima versione di Mickey Mouse (dal cartone Steambot Willy, in cui il topo più famoso del mondo  appariva in bianco e nero, con il naso a punta, piccoli occhi tutti neri e una lunga coda), anche il personaggio di Popeye (al secolo Braccio di Ferro) è diventato di “dominio pubblico”, essendo scaduti i termini della protezione del copyright, che, in USA, ha una durata di 95 anni.

Dal primo gennaio 2025, quindi, tutte le creazioni ideate nel 1929 (tra cui Popeye) potranno essere copiate, modificate e utilizzate liberamente da chiunque negli Stati Uniti, aprendo così la strada a nuovi artisti o editori che vorranno utilizzare questi personaggi per pubblicare nuovi fumetti, realizzare film, serie o spettacoli senza necessità di chiedere autorizzazioni o pagare royalty.

Popeye, tuttavia, non è solo in questo viaggio verso il “mare aperto”: ad affiancare il sailor man più celebre di sempre c’è anche il personaggio di TinTin, il reporter avventuriero nato dalla creatività di Hergé, il cui primo episodio fu ambientato nella Russia bolscevica proprio nel 1929.

La storia di Popeye

Braccio di Ferro è un personaggio creato da Elzie Crisler Segar, che fece la sua prima apparizione il 17 gennaio 1929 nella striscia a fumetti Thimble Theatre (“piccolo teatro”) e in seguito venne ribattezzata “Popeye”.

Visto il successo riscosso dalle strisce giornaliere e dalle tavole domenicali a fumetti, nel 1933 Popeye realizzò il grande salto, quando agli avambracci più grossi dei cartoon venne dedicata una serie di cortometraggi animati cinematografici, realizzati dai Fleischer Studios, che divennero immediatamente un cult.

Nel corso degli anni si sono poi succeduti fumetti, cartoni animati in tivù, videogiochi e perfino pubblicità, fino a trasformare Braccio di Ferro nel protagonista di un film, nel 1980, per la regia di Robert Altman.

Anche col nuovo millennio, la fama di Popeye non è mai scemata, tanto da far guadagnare al marinaio di Segar il ventesimo posto nella hall of fame dei “50 Greatest Cartoon Characters of All Time” secondo “TV Guide”, nel 2002, e addirittura l’ottavo posto nell’omonima classifica stilata da “LiveAbout”.

Il futuro: una carriera nell’horror

Molti appassionati rabbrividiranno solo all’idea (in tutti i sensi, c’è da scommetterci…), ma stando alle prime indiscrezioni e alle immagini già diffuse sul web, è ormai certo che nel futuro di Braccio di Ferro ci sia il grande schermo, con il mondo dell’horror-fiction che non vede l’ora di trasformarlo in una nuova stella del genere.

Del resto, quella che parte dall’“eroe per bambini” e si conclude con l’“incubo per adulti” è una rotta già percorsa da diversi illustri predecessori, tra cui spiccano nientepopodimeno che Winnie The Pooh e tutta la sua “gang”, già protagonisti di due film horror: “Winnie The Pooh: Sangue e Miele”, del 2023, che ha portato addirittura a un séguito: “Winnie The Pooh: tutto sangue e niente miele”, del 2024, entrambi disponibili sulla piattaforma Amazon Prime Video, per gli appassionati del genere…

E così, sulla scia di quanto già accaduto all’orsetto del Bosco dei 100 Acri, nel 2025 sarà il turno di Popeye: sono già online infatti i trailer di ben tre film horror che vedranno protagonista Braccio di Ferro: “Popeye“, per la regia di William Stead e con l’inossidabile Will Smith come protagonista; “Shiver me timbers” di Paul Stephen Mann e “Popeye: The Slayer Man” firmato da Robert Michael Ryan.

Si dice spesso che il segreto per una lunga carriera sia quello di sapersi reinventare… anche se a volte il rischio è quello di “esagerare”.

Ai posteri l’ardua sentenza.