Articolo pubblicato in Bugnion News n.17 (luglio 2016)
Niente più copyright sulla canzone “Happy Birthday to you” e condanna del titolare alla restituzione delle royalties riscosse in quasi trent’anni di privativa.
Lo ha deciso il Giudice George H. King della Corte distrettuale di Los Angeles, confermando la precedente sentenza del settembre 2015 che aveva ritenuto il testo della famosa canzone di dominio pubblico.
La vicenda giudiziaria aveva preso le mosse nel 2013, quando la filmaker Jennifer Nelson aveva utilizzato la melodia che tutti conosciamo in un documentario dedicato proprio al motivetto di buon compleanno.
Finisce così il monopolio della Warner Chappell Music che deteneva i diritti d’autore sulla canzone sin dal 1988 e che, secondo le stime, fruttava alla stessa 2 milioni di dollari all’anno in royalties.
La canzone “Happy Birthday To You”, nella versione che tutti conosciamo, fu pubblicata per la prima volta dalla Clayton F. Summy nel 1935, ma conta origini ben più risalenti: essa costituisce infatti un arrangiamento della canzone “Good Morning To All”, un brano scritto da due maestre d’asilo del Kentucky, pubblicato per la prima volta nel 1893 dalla Clayton.
La sentenza del 2015 del Giudice King, che assomiglia ad una cronistoria della canzone stessa, ha stabilito che i diritti d’autore della Clayton sopra la canzone – successivamente acquisiti dalla Warner Chappell – potevano riferirsi solo a particolari arrangiamenti del brano e non alla canzone in sé.
La Warner Chappell Music rimborserà 14 milioni di dollari a coloro che hanno pagato i diritti per l’uso della canzone.
© BUGNION S.p.A. – Luglio 2016