Articolo pubblicato in Bugnion News n.19 (Dicembre 2016)
Siamo a narrarvi il duello tra la società italiana Ariete Informatica S.p.A., assistita con grande successo da Bugnion Legal, e la nota multinazionale giapponese Sony, che si sono viste avversarie in una controversia davanti alla Sezione Specializzata in materia di Impresa del Tribunale di Milano.
Sony, decidendo di stoccare per prima, ha agito in via d’urgenza contestando l’illecita commercializzazione, da parte di Ariete, di un nuovo joypad della linea Xtreme per PS3, completamente analogico e dalla impugnatura anatomica antiscivolo, caratterizzato, inoltre, da un comando centrale a forma rettangolare con funzione touch.
La società giapponese riteneva che il nuovo joypad della concorrente violasse i diritti di privativa, vantati sulla forma del suo controller per videogiochi, che commercializzava per la PlayStation 4 “Dualshock 4 Wireless”.
La produzione e la commercializzazione del joypad di Ariete costituirebbero per l’azienda asiatica, oltre che illecito di concorrenza sleale, anche diverse tipologie di contraffazione. Innanzitutto, verrebbero ad essere contraffatti i design comunitari registrati aventi ad oggetto la forma complessiva del joypad per PS4 “Dualshock 4 Wireless”, nonché quello relativo ad una piastra rettangolare, posizionata al centro dello stesso controller. Infine, veniva contestata anche la contraffazione di un modello comunitario non registrato riguardante una “punzonatura” di forma rettangolare, presente sul citato comando touch.
Dopo aver ascoltato i legali dei duellanti, il Tribunale di Milano ha deciso di accogliere la tesi sostenuta da Bugnion Legal, così rigettando il ricorso presentato da Sony, motivando che la contraffazione può essere esclusa anche grazie a piccole varianti della forma complessiva del joypad, essendo il settore estremamente affollato da diversi concorrenti e caratterizzato da forme standard.
Le differenze tra i controller delle due concorrenti sono state considerate sufficienti ad escludere qualsivoglia contraffazione del design comunitario di Sony circa la forma complessiva del prodotto, nonché l’illecito di imitazione servile.
Per quanto concerne la punzonatura posta sul comando touch rettangolare, questa è stata valutata come elemento tecnico necessario e, quindi, non tutelabile come design comunitario o tramite l’azione di imitazione servile.
Alla fine del duello, il giudice ha dichiarato vincitore la società italiana Ariete Informatica S.p.A.. Le conseguenze della controversia si riverbereranno su tutti gli altri futuri concorrenti, in quanto il Tribunale, con questa ordinanza, ha dato il “via libera” al mercato dei joypad compatibili, di cui si è narrato nella nostra vicenda.
© BUGNION S.p.A. – Dicembre 2016