L’art. 110 del DL 104 / 2020 (“Decreto Agosto”) ha previsto l’introduzione di una nuova rivalutazione dei beni di impresa, inclusi marchi e brevetti, che potrà essere posta in essere con il Bilancio 2020 per i soli beni già iscritti al Bilancio 2019.
La rivalutazione compete a società di capitali e ad enti commerciali residenti che non adottano, per la redazione del bilancio, gli IAS/IFRS, nonché le società di persone commerciali, le imprese individuali, gli enti non commerciali residenti e i soggetti non residenti con stabile organizzazione in Italia.
Allo stato dell’arte il Decreto NON E’ ANCORA CONVERTITO IN LEGGE ed è dunque suscettibile di POSSIBILI MODIFICHE.
Provvedimenti di questa natura non sono nuovi, ma a differenza di simili disposizioni passate, la misura in oggetto sembra molto conveniente, in quanto consente di:
- rivalutare singoli beni e non necessariamente un’intera categoria omogenea (ad esempio anche un solo marchio o brevetto).
- scegliere se rivalutare solo civilisticamente (senza oneri) oppure anche con rilevanza fiscale attraverso il versamento di un’imposta sostitutiva con aliquota molto agevolata (3%), che permette di godere già dall’esercizio 2021 della deducibilità fiscale degli ammortamenti sorgenti e di ridurre il carico fiscale sulle plusvalenze derivanti dalla eventuale cessione dei beni oggetto di rivalutazione purché la vendita sia successiva al 1° gennaio 2024.
- affrancare la riserva di rivalutazione versando un’ulteriore imposta sostitutiva del 10% al fine di ottenere vantaggi fiscali sulla eventuale distribuzione ai soci della riserva di rivalutazione.
I nostri professionisti esperti di proprietà industriale restano a vostra disposizione, ai contatti abituali o alla mail [email protected], per ogni preliminare approfondimento sul tema della valutazione dei vostri titoli.
Vi terremo naturalmente aggiornati sulla versione definitiva del decreto dopo la conversione in legge prevista entro la metà di ottobre.