I sistemi di proprietà intellettuale offrono oggi in tutto il mondo opportunità vantaggiose di valorizzazione per le innovazioni nel settore ICT. I maggiori sviluppi in questo settore sono infatti spesso oggetto di brevettazione e concessi in licenza.

Le domande di brevetto relative a software hanno un tasso di crescita costante nell’ultimo decennio e rappresentano, fra quelle presentate all’Ufficio Europeo dei Brevetti, la percentuale più elevata fra tutte le aree tecniche. Inoltre, in seguito all’acquisizione di ingenti portafogli brevettuali da parte di industrie nel settore ICT, gli aspetti relativi alle invenzioni in questo ambito sono prepotentemente tornati all’attenzione del grande pubblico. 

Ma quali sono le condizioni affinché un’invenzione software risulti brevettabile?

Requisiti di brevettabilità

Il brevetto è un titolo di proprietà intellettuale che conferisce un diritto esclusivo di produzione, utilizzo e vendita di un’invenzione, ha una durata di 20 anni e perché possa essere concesso l’invenzione deve rispondere a specifici requisiti fra cui: 

1. Novità: Per poter essere brevettabile, un’invenzione deve essere nuova, ossia non deve essere stata già resa pubblica in nessun modo prima della data di deposito della domanda di brevetto. Questo significa che l’invenzione non deve essere già stata descritta in pubblicazioni, presentazioni, conferenze, o utilizzata prima della presentazione della domanda di brevetto.

2. Inventività: L’invenzione deve implicare un passo inventivo ossia non deve essere ovvia per una persona esperta nel campo tecnico pertinente. Questo significa che l’invenzione deve comportare una soluzione non banale a un problema tecnico.

3. Applicabilità industriale: L’invenzione deve essere suscettibile di applicazione industriale, cioè deve essere possibile fabbricare o utilizzare l’invenzione in qualsiasi genere di industria, compresa quella agricola. Questo criterio esclude dall’ottenimento di un brevetto le invenzioni che non possono essere praticamente realizzate o utilizzate in ambito industriale.

Questi tre requisiti costituiscono la base dell’esame sostanziale per determinare se un’invenzione può essere brevettata secondo le leggi sulla proprietà intellettuale in molte giurisdizioni. 

Cosa cambia quando parliamo di software? Vediamolo insieme.

Il software è escluso dalla brevettazione?

I software “in quanto tali” sono esclusi dalla brevettazione e sono tutelabili esclusivamente con la legge sul diritto d’autore secondo la quale un software è considerato come un’opera letteraria e la tutela riguarda la forma espressiva in cui il software è scritto e non il suo contenuto.

Il software non è escluso dalla brevettazione quando definisce una soluzione tecnica ad un problema tecnico ossia, seguendo le linee guida della Convenzione Europea sui Brevetti,  quando si parla di “invenzioni implementate tramite computer”, enfatizzando l’effetto tecnico derivante dall’esecuzione del programma, che deve superare la normale interazione programma-computer. Questo effetto può manifestarsi al di fuori del PC, come nei sistemi di controllo di processi tecnici, o all’interno, come nella gestione dei dati in memoria o delle risorse hardware. 

Superata la soglia della “tecnicità” del software, ossia quando il software non è escluso dalla brevettazione, il brevetto potrà essere concesso, come per qualsiasi altra tipologia di invenzione, se sono soddisfatti i requisiti di novità, inventività e applicazione industriale. In particolare, superato il primo scoglio della accessibilità alla tutela brevettuale, il secondo scoglio, quello più complesso da superare, è costituito dall’inventività dell’invenzione.

Brevetto software: complessità e vincoli

Molte idee nel campo del software rischiano di essere considerate ovvie per esempio perché già implementate in modo simile da altri, rendendo difficile dimostrare l’attività inventiva necessarie per ottenere un brevetto. In aggiunta, il settore del software è caratterizzato da un rapido cambiamento e da un’evoluzione costante, con nuove tecnologie e metodologie che emergono frequentemente.

Questa dinamicità rende difficile per i brevetti software restare rilevanti nel lungo periodo, poiché le innovazioni possono diventare obsolete o superate in breve tempo. Inoltre, la loro natura astratta e intangibile può complicare il reperimento delle prove di atti di contraffazione e l’individuazione dei soggetti implicati nella contraffazione .

Infine, il panorama normativo sui brevetti software varia da giurisdizione a giurisdizione, con alcune legislazioni che applicano i requisiti in modo più rigido di altre. Questa eterogeneità normativa può complicare ulteriormente il processo per gli sviluppatori di software che operano su scala internazionale.

Il Valore dei Brevetti nell’ambito SW

Nonostante possa essere più complesso ottenere la concessione di un brevetto in ambito SW, i brevetti offrono indubbiamente opportunità significative (anche) per le imprese nell’ICT. Come in ogni settore, infatti, il brevetto conferisce al titolare il diritto di vietare ai terzi lo sfruttamento dell’invenzione.

Questo crea un vantaggio competitivo significativo, consentendo alle aziende di trarre profitto dal proprio processo innovativo senza il rischio di essere copiati da altri. Inoltre, il brevetto può aumentare il valore commerciale dell’invenzione, rendendola più attraente per investitori, potenziali acquirenti o partner commerciali. La protezione fornita da un brevetto può anche incoraggiare gli investimenti in ricerca e sviluppo, potendo le aziende monetizzare attraverso la concessione di licenze o la vendita dei diritti di brevetto o servire come base per negoziare accordi di licenza/partnership con altre aziende. Brevettando si può anche contribuire alla reputazione e alla credibilità dell’azienda, dimostrando il proprio impegno nell’innovazione e nella protezione della proprietà intellettuale, elemento particolarmente importante in settori altamente competitivi dove la differenziazione e l’innovazione sono fondamentali per il successo. 

Brevettare un software: pros & cons

In conclusione, brevettare un software può essere un processo complesso e costoso, con requisiti rigorosi da soddisfare, ma con impagabili vantaggi una volta ottenuto, consentendo l’aumento del valore commerciale delle innovazioni, incoraggiando gli investimenti in R&S, e rendendo possibili accordi di licenza e contribuendo alla reputazione aziendale e alla differenziazione in settori competitivi.

Si ricorda infine che Il panorama normativo e giuridico dei brevetti software può variare da paese a paese, con alcune giurisdizioni che hanno regolamentazioni più favorevoli rispetto ad altre. Pertanto, prima di intraprendere il processo di brevettazione, è consigliabile consultare consulenti in proprietà intellettuale per valutare attentamente i costi e i benefici e prendere decisioni informate sulle strategie di protezione.

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