Un sogno per tutti i giocatori: il joystickEterno. O quasi.

Sony Entertainment ha depositato in questi giorni un nuovo brevetto per un controller della PlayStation che potrebbe ricaricarsi… da solo!
Come? L’idea è quella di sfruttare l’energia solare, grazie a dei piccoli pannelli fotovoltaici posti sul controller per alimentare lo stesso dispositivo, riducendo così la necessità di collegarlo via cavo a una fonte di ricarica, con la spiacevole conseguenza di dover interrompere sul più bello la propria sessione di gaming.

Come funziona?

Secondo il brevetto, il sistema sarebbe in grado di integrare nel controller una tecnologia capace di sfruttare ogni raggio di luce disponibile nell’ambiente domestico per trasformarlo in energia. Questo potrebbe significare meno interruzioni durante il gioco, ma anche una riduzione dell’uso di cavi e basi di ricarica.
Ciò che appare meno chiaro, tuttavia, è quanta energia possa effettivamente essere generata e immagazzinata attraverso questi pannelli, e se il sistema possa effettivamente garantire un’autonomia sufficiente, anche per lunghe sessioni di gioco. Stando al brevetto depositato da Sony allo WIPO, il design del dispositivo sarebbe studiato in modo tale da garantire che le mani e i movimenti del giocatore non interferiscano con i pannelli fotovoltaici, permettendo così la ricarica anche durante l’uso. Questi pannelli sarebbero poi collegati a un’unità di accumulo di energia, per immagazzinare l’energia elettrica generata dagli schermi fotovoltaici.

Una novità che permetterebbe di risolvere uno dei problemi più comuni tra i giocatori, ovvero la necessità di fermarsi per collegare il controller a una fonte di alimentazione.

Innovazione o esperimento?

L’idea sviluppata da Sony sembra assolutamente interessante in termini di potenziale ma non è la prima volta che si sente parlare di tecnologie simili. Alcuni dispositivi in passato hanno tentato il medesimo approccio, senza però riuscire a “sfondare” sul mercato, anche perché le funzionalità dei joystick moderni, tra luci, vibrazioni e comandi sempre più complessi, consumano parecchia energia e la ricarica legata all’energia solare, per altro in un ambiente chiuso come una casa, potrebbe non riuscire a impattare significativamente sull’effettiva durata della batteria.
Se Sony dovesse riuscire a implementare tale sistema, ciò potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo i controller, anche se è ancora troppo presto per fare previsioni.

Sono almeno tre, infatti, le valutazioni che occorrerà fare per verificare l’effettiva portata di questo brevetto:

  • Utilità reale: Il sistema sarà in grado di generare abbastanza energia o sarà solo un supporto alla ricarica tradizionale?
  • Design ed ergonomia: L’aggiunta dei pannelli per la ricarica influirà sul peso e sulla maneggevolezza del controller?
  • Tempi di realizzazione: Un brevetto non rappresenta una garanzia di produzione, tantomeno di una produzione “immediata”. Molti progetti restano sulla carta, altri ci possono mettere anni per diventare realtà.

Cosa aspettarsi

Per ora, l’unica certezza è l’esistenza di un progetto dedicato a un controller della PlayStation ad alte prestazioni: quanto alte, è ciò che resta da scoprire.
Di certo, l’idea di un controller che non ha bisogno di essere ricaricato nel modo tradizionale ha già suscitato la curiosità (e l’attesa) di molti appassionati e potrebbe rappresentare effettivamente un notevole passo avanti nella progettazione dei dispositivi da gaming.

Non ci resta che attendere quindi, per capire se questo controller diventerà davvero il compagno di gioco perfetto o se resterà solo un’idea sulla carta.
Nel frattempo, meglio tenere il caricatore a portata di mano!